Conoscere, prevenire e gestire
L’Alzheimer, noto anche come morbo di Alzheimer, è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce il cervello e provoca difficoltà cognitive, comportamentali e funzionali. È una delle principali cause di demenza e può interferire significativamente con la capacità di una persona di svolgere le attività della vita quotidiana.
I SINTOMI
Uno dei sintomi iniziali più evidenti dell’Alzheimer è la difficoltà a ricordare eventi recenti o informazioni appena apprese. Le persone possono dimenticare conversazioni recenti, appuntamenti o dove hanno posizionato oggetti comuni. Inoltre, possono avere difficoltà a trovare le parole giuste per esprimersi (la sensazione di avere la parola sulla punta della lingua) o possono dimenticare il significato delle parole. La loro capacità di comunicare può diminuire nel tempo.
Le persone con Alzheimer possono diventare confuse riguardo alla loro posizione o alla data corrente e possono smarrirsi anche in luoghi familiari. E’ comune osservare una significativa e progressiva perdita di interesse per le attività che in passato le persone trovavano piacevoli o stimolanti.
Con il progredire della malattia, i sintomi diventano più gravi e influenzano negativamente la qualità della vita e l’autonomia della persona. Ad esempio le abilità motorie possono deteriorarsi e questo può portare a difficoltà nell’effettuare compiti quotidiani come vestirsi, mangiare o camminare.
Se si sospetta l’Alzheimer o si notano questi sintomi in un familiare, è importante consultare un medico per una valutazione accurata. Una diagnosi precoce può consentire un trattamento e un supporto migliori per coloro che vivono con la malattia.
LE CAUSE
Le cause esatte dell’Alzheimer non sono ancora del tutto chiare, ma coinvolgono una combinazione complessa di fattori genetici, ambientali e di stile di vita. L’accumulo di placche di proteina beta-amiloide nel cervello e l’interruzione dei segnali nervosi a causa dei grovigli di proteine tau sono considerati aspetti chiave della patologia.
LA DIAGNOSI
La diagnosi di Alzheimer di solito si basa su una valutazione clinica approfondita, una valutazione neuropsicologica e talvolta test di imaging cerebrale. Una diagnosi precoce è importante perché può consentire interventi tempestivi e una migliore pianificazione del trattamento.
COME INTERVENIRE
Al momento non esiste una cura definitiva per l’Alzheimer. Tuttavia, ci sono farmaci approvati che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita della persona. La terapia farmacologica può essere inoltre combinata con interventi non farmacologici, come la terapia occupazionale e la terapia di stimolazione cognitiva.
COSA ASPETTARSI
L’Alzheimer è una malattia progressiva, il che significa che i sintomi peggiorano nel tempo e portano alla progressiva perdita dell’autonomia della persona affetta.
L’IMPATTO SULLA FAMIGLIA E I CAREGIVER
La malattia può avere un impatto significativo sulla vita dei familiari e dei caregiver (coloro che si prendono cura del malato). Questo impatto viene definito “carico del caregiver” e si riferisce allo sforzo fisico, emotivo e finanziario sperimentato dalle persone che forniscono assistenza e sostegno ad una persona cara affetta da malattia di Alzheimer o un’altra forma di demenza. Il carico del caregiver può avere un impatto significativo sul benessere e sulla qualità della vita di coloro che forniscono assistenza.
Il carico del caregiver si manifesta attraverso:
- Stress emotivo: i caregiver spesso sperimentano livelli elevati di stress emotivo. Osservare il declino delle capacità cognitive di una persona cara può essere emotivamente angosciante. I caregiver possono anche provare sentimenti di colpa, frustrazione, tristezza e impotenza.
- Sforzo fisico: fornire assistenza a una persona con Alzheimer può essere fisicamente impegnativo. Può comportare l’assistenza nelle attività quotidiane, come il lavarsi, vestirsi e nutrirsi. Le richieste fisiche possono portare a stanchezza, disturbi del sonno e problemi di salute per i caregiver.
- Impatto economico: prendersi cura di una persona con Alzheimer può essere costoso, specialmente se la persona richiede assistenza professionale a domicilio o deve essere trasferita in una struttura di cura a lungo termine. I caregiver possono anche dover ridurre le ore di lavoro o abbandonare il lavoro per fornire assistenza a tempo pieno, il che può comportare uno stress finanziario.
- Isolamento sociale: i caregiver possono diventare socialmente isolati perché hanno meno tempo per attività sociali e possono trovare difficile lasciare la persona amata da sola. Questo isolamento può portare a sentimenti di solitudine e mancanza di supporto.
- Cambiamenti nello stile di vita: coloro che si occupano di un malato affetto da Alzheimer spesso devono adattare le proprie vite e routine per soddisfare le esigenze della persona con Alzheimer. Ciò può comportare una perdita di libertà personale e opportunità per l’autocura.
- Mancanza di riposo: molti caregiver non hanno accesso a pause regolari o a servizi di respiro, il che può portare al burnout e a un aumento del carico del caregiver.
Affrontare il carico del caregiver è essenziale per il benessere sia dei caregiver che delle persone con Alzheimer. Athena: città della psicologia mette a disposizione una serie di servizi di supporto, educazione e risorse per aiutare i caregiver a far fronte alle sfide che affrontano. È fondamentale che i caregiver cerchino aiuto e si prendano cura delle proprie esigenze fisiche ed emotive per fornire la migliore assistenza possibile alle persone care affette da Alzheimer.
Comprendere l’Alzheimer è il primo passo per affrontare questa malattia in modo compassionevole e per sostenere coloro che ne sono affetti. L’educazione continua e il supporto alla ricerca sono fondamentali per avanzare nella lotta contro questa malattia devastante.
